#contrattoagentedicommercio – Studio Legale Crivello https://www.studiolegalecrivello.it Studio Legale Crivello Melegnano Thu, 01 Dec 2022 11:55:47 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.1.6 https://www.studiolegalecrivello.it/wp-content/uploads/2018/03/cropped-favicon_crivello-32x32.png #contrattoagentedicommercio – Studio Legale Crivello https://www.studiolegalecrivello.it 32 32 Contratto di agenzia a tempo determinato e indeterminato: cosa dobbiamo sapere https://www.studiolegalecrivello.it/blog/agenti-di-commercio/contratto-agenzia-tempo-determinato-e-indeterminato/ Thu, 21 Nov 2019 09:00:08 +0000 https://www.studiolegalecrivello.it/?p=7214 Prima di iniziare la trattazione del contratto di agenzia a tempo indeterminato e determinato, spieghiamo brevemente cos’è in generale un […]

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Prima di iniziare la trattazione del contratto di agenzia a tempo indeterminato e determinato, spieghiamo brevemente cos’è in generale un contratto di agenzia.

Nell’ambito della disciplina del diritto del lavoro, si tratta di un contratto tra un’azienda (la “preponente“) e  l'”agente”, il quale assume l’incarico di promuovere e concludere contratti per conto della preponente, in una determinata zona e dietro il pagamento di una retribuzione.
La disciplina di questi contratti è prevista dal Codice Civile e integrata dagli Accordi Economici Collettivi,  sottoscritti dai sindacati degli agenti di commercio.
Ma perché è importante conoscere la disciplina di questi contratti? E perché ci interessa capire se un contratto è a tempo determinato o indeterminato? Ovviamente ciò incide profondamente sulla normativa applicabile e sui termini di preavviso in caso di cessazione del rapporto.
Cosa dice la legge?
Il contratto di agenzia a tempo indeterminato può essere fatto cessare in qualsiasi momento dando il relativo preavviso; invece per il contratto a tempo determinato bisogna attendere la naturale scadenza del contratto, pena il risarcimento del danno per risoluzione anticipata, solitamente pari alle provvigioni perdute fino alla scadenza.

 

Contratto a tempo determinato: fai attenzione al rinnovo

Se il contratto è a tempo determinato cosa deve valutare l’agente prima di recedere?
Spesso il contratto di agenzia a tempo determinato prevede una clausola di rinnovo automatico e, pertanto, in tal caso bisogna prestare massima attenzione al termine per la disdetta per impedire il rinnovo tacito del contratto.
Solitamente, la società mandante non pattuisce mai scadenze superiori ad un anno, in modo da evitare il rischio di vedersi legata all’agente per troppo tempo.
L’articolo 1759 comma I del Cod. Civ. stabilisce poi che “il contratto di agenzia a tempo determinato che continui ad essere eseguito dalle parti oltre il termine di scadenza, si trasforma in contratto a tempo indeterminato”.

 

Vuoi recedere dal contratto? Ecco a cosa vai incontro

Appare chiaro dunque che ciascuna delle parti può recedere dal contratto stesso dandone preavviso all’altra entro i termini di preavviso stabiliti dagli A.E.C. di settore.
Certo che se la parte recedente, in qualsiasi momento, intende porre fine con effetto immediato al rapporto di agenzia, le è possibile farlo; essa dovrà però corrispondere all’altra parte, in sostituzione del preavviso, una somma a titolo di risarcimento quantificata sulla base delle provvigioni calcolate per i mesi di preavviso dovuti in base agli A.E.C.
Per essere più chiari, la legge stabilisce che se per il contratto a tempo indeterminato è necessario rispettare i termini di preavviso, per quello determinato, tali termini non sono previsti e pertanto il contratto si conclude alla scadenza; qualora una delle due parti decidesse di recedere prima della naturale scadenza, allora si tratterà di un’inadempienza contrattuale che prevede il pagamento di un’indennità a titolo risarcitorio.

 

Cosa puoi fare tu prima di concludere un contratto?

Le clausole di un contratto di agenzia possono essere molto intricate e controverse, anche quando apparentemente sembrano chiare: in caso di dubbi sulla normativa o sui tuoi diritti, puoi sempre rivolgerti ad un legale che possa aiutarti a fare chiarezza sulla tua posizione ed evitare inutili rischi.
A tale proposito potrai rivolgerti allo Studio Legale Crivello che è specializzato in disciplina del lavoro e in particolare sui contratti di agenzia.
Rivolgiti a noi per un consulto sui tuoi reali diritti e doveri.

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Termini di preavviso del contratto Enasarco https://www.studiolegalecrivello.it/blog/agenti-di-commercio/termini-preavviso-contratto-enasarco/ Thu, 07 Nov 2019 09:00:27 +0000 https://www.studiolegalecrivello.it/?p=7201 Sei un agente di commercio e hai deciso di recedere dal tuo contratto? I termini di preavviso in merito alle […]

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Sei un agente di commercio e hai deciso di recedere dal tuo contratto? I termini di preavviso in merito alle dimissioni dal proprio mandato sono un argomento controverso che spesso crea delle grosse divergenze, fino a dover richiedere l’intervento di un legale.
Se hai intenzione quindi di recedere dal tuo contratto, è bene che tu sappia cosa stabilisce la legge e cosa stabiliscono gli Accordi Economici Collettivi.
In caso di dimissioni dell’agente di commercio, gli Accordi Economici Collettivi stabiliscono un preavviso di durata fissa:

  •  3 mesi per l’agente plurimandatario;
  •  5 mesi per l’agente monomandatario.

Si tratta di una durata che rimane sempre uguale e non tiene conto degli anni di durata del rapporto di agenzia.
Se è l’azienda che vuole “licenziarti”, gli A.E.C. (Accordi Economici Collettivi) prevedono di concedere all’agente un preavviso crescente in base agli anni di durata del contratto.

 

La norma che regola il preavviso del contratto di agenzia

Oltre agli A.E.C. esiste una normativa del codice civile che regola questo importante aspetto del rapporto di agenzia, ovvero l’ art. 1750, comma II del Codice Civile. Questa norma concede ad entrambe le parti la facoltà di recedere liberamente dal contratto a tempo indeterminato, senza alcuna motivazione, dandone preavviso all’altra entro un termine stabilito.
Lo stesso articolo, al comma III, stabilisce i suddetti termini: 1 mese per il 1° anno; 2 mesi per il 2° anno; 3 mesi per il 3° anno; 4 mesi per il 4° anno; 5 mesi per il 5° anno ed, infine, 6 mesi per il 6° anno e per gli anni successivi.
Con questa normativa si vuole uniformare il diritto dell’agente a quello del mandante, rendendo uguale il tempo di preavviso per entrambe le parti. In ogni caso, se le parti si accordano per un termine più breve, la legge stabilisce che quello previsto a favore dell’azienda non può essere più breve di quello stabilito dal Codice Civile.

 

Quale differenza di tempistica per l’agente plurimandatario e monomandatario?

Gli Accordi Economici Collettivi hanno successivamente previsto, nel caso di risoluzione del rapporto da parte della mandante, una differenza di quantificazione del preavviso; tale differenza varia a seconda che l’agente di commercio operi come plurimandatario ovvero come monomandatario.
A tale proposito, l‘art. 1750, IV comma, Cod. Civ. riconosce espressamente alle parti la possibilità di concordare termini di preavviso di maggiore durata, anche se “il preponente non può osservare un termine inferiore a quello posto a carico dell’agente”.

 

Cosa significa?

Sui termini di preavviso la norma e gli A.E.C. creano una sostanziale differenza, che possiamo riassumente nel seguente modo.

  • Secondo il Codice Civile già dal 1° anno di lavoro, entrambe le parti possono recedere con un preavviso di 1 mese che diventa via via crescente fino al 6° anno di lavoro con un preavviso di 6 mesi.
  • Secondo gli A.E.C. dal 1 ° anno di lavoro in poi, l’agente plurimandatario deve dare sempre un preavviso di 3 mesi, mentre il monomandatario sempre di 5 mesi.

 

In caso di controversia, chi ha ragione? 

Il problema principale è che, nel caso in cui per esempio un agente comunica erroneamente un preavviso di 3 mesi, l’azienda non può di certo obbligarlo a lavorare per un periodo maggiore, ma può addebitargli i tempi di preavviso corretti, con la conseguenza che l’agente subirà l’addebito di una somma pari alle mensilità di preavviso non lavorate.

In altre parole, ciò rappresenterebbe una forma di invalidità e l’azienda potrebbe addebitare all’agente il maggior preavviso previsto dal Codice Civile.
E’ importante osservare che, laddove il contratto individuale contenga un rinvio alle disposizioni degli A.E.C. di settore, questo potrebbe prevedere dei termini superiori di preavviso, rispetto a quelli minimi garantiti dal Codice Civile.

 

Codice civile o AEC? 

Il ricorso alla disciplina collettiva rimane possibile solo qualora questa preveda delle condizioni più favorevoli per l’agente. In caso contrario, dovrà ritenersi applicabile unicamente la disciplina dettata dal citato art. 1750 Cod. Civ. In proposito, è importante evidenziare i criteri di diritto fondamentale del nostro ordinamento; essi impongono che gli A.E.C. vadano ad integrare e applicare quanto disposto negli articoli di legge sulla base del principio di inderogabilità in peius. Al contrario, è invece possibile che il contratto individuale si discosti dal contratto collettivo derogandolo in melius.

 

Studio Legale Crivello: una risposta ai tuoi dubbi

La gestione dei contratti per gli agenti di commercio è una disciplina assai complessa che richieda una competenza specifica; talvolta il ricorso al parere di un legale può essere una soluzione preventiva per evitare cause lunghe e dispendiose.
Lo studio Legale Crivello è a tua disposizione per aiutarti a risolvere tutte le problematiche legate al contratto di agenzia e per far valere i tuoi diritti.
Contattaci per informazioni e per fissare un appuntamento.

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