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Prima di iniziare la trattazione del contratto di agenzia a tempo indeterminato e determinato, spieghiamo brevemente cos’è in generale un contratto di agenzia.

Nell’ambito della disciplina del diritto del lavoro, si tratta di un contratto tra un’azienda (la “preponente“) e  l'”agente”, il quale assume l’incarico di promuovere e concludere contratti per conto della preponente, in una determinata zona e dietro il pagamento di una retribuzione.
La disciplina di questi contratti è prevista dal Codice Civile e integrata dagli Accordi Economici Collettivi,  sottoscritti dai sindacati degli agenti di commercio.
Ma perché è importante conoscere la disciplina di questi contratti? E perché ci interessa capire se un contratto è a tempo determinato o indeterminato? Ovviamente ciò incide profondamente sulla normativa applicabile e sui termini di preavviso in caso di cessazione del rapporto.
Cosa dice la legge?
Il contratto di agenzia a tempo indeterminato può essere fatto cessare in qualsiasi momento dando il relativo preavviso; invece per il contratto a tempo determinato bisogna attendere la naturale scadenza del contratto, pena il risarcimento del danno per risoluzione anticipata, solitamente pari alle provvigioni perdute fino alla scadenza.

 

Contratto a tempo determinato: fai attenzione al rinnovo

Se il contratto è a tempo determinato cosa deve valutare l’agente prima di recedere?
Spesso il contratto di agenzia a tempo determinato prevede una clausola di rinnovo automatico e, pertanto, in tal caso bisogna prestare massima attenzione al termine per la disdetta per impedire il rinnovo tacito del contratto.
Solitamente, la società mandante non pattuisce mai scadenze superiori ad un anno, in modo da evitare il rischio di vedersi legata all’agente per troppo tempo.
L’articolo 1759 comma I del Cod. Civ. stabilisce poi che “il contratto di agenzia a tempo determinato che continui ad essere eseguito dalle parti oltre il termine di scadenza, si trasforma in contratto a tempo indeterminato”.

 

Vuoi recedere dal contratto? Ecco a cosa vai incontro

Appare chiaro dunque che ciascuna delle parti può recedere dal contratto stesso dandone preavviso all’altra entro i termini di preavviso stabiliti dagli A.E.C. di settore.
Certo che se la parte recedente, in qualsiasi momento, intende porre fine con effetto immediato al rapporto di agenzia, le è possibile farlo; essa dovrà però corrispondere all’altra parte, in sostituzione del preavviso, una somma a titolo di risarcimento quantificata sulla base delle provvigioni calcolate per i mesi di preavviso dovuti in base agli A.E.C.
Per essere più chiari, la legge stabilisce che se per il contratto a tempo indeterminato è necessario rispettare i termini di preavviso, per quello determinato, tali termini non sono previsti e pertanto il contratto si conclude alla scadenza; qualora una delle due parti decidesse di recedere prima della naturale scadenza, allora si tratterà di un’inadempienza contrattuale che prevede il pagamento di un’indennità a titolo risarcitorio.

 

Cosa puoi fare tu prima di concludere un contratto?

Le clausole di un contratto di agenzia possono essere molto intricate e controverse, anche quando apparentemente sembrano chiare: in caso di dubbi sulla normativa o sui tuoi diritti, puoi sempre rivolgerti ad un legale che possa aiutarti a fare chiarezza sulla tua posizione ed evitare inutili rischi.
A tale proposito potrai rivolgerti allo Studio Legale Crivello che è specializzato in disciplina del lavoro e in particolare sui contratti di agenzia.
Rivolgiti a noi per un consulto sui tuoi reali diritti e doveri.

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