
Ottenere il giusto risarcimento per i danni subiti da un sinistro stradale è spesso un processo lungo e complesso, che spinge molti a intraprendere le vie legali. Sebbene ci siano numerose agenzie di infortunistica stradale pronte ad assisterti, per garantire un risarcimento equo e tempestivo, è fondamentale affidarsi a un avvocato esperto in sinistri stradali.
Solo un professionista qualificato può garantire una tutela completa dei tuoi diritti, assicurandosi che tu possa ottenere il miglior risultato possibile.
Il risarcimento del danno da incidente stradale: una panoramica completa
Dopo un incidente stradale, una delle principali preoccupazioni è come procedere per ottenere un risarcimento adeguato e tempestivo per i danni subiti. Se il sinistro è di lieve entità e le responsabilità sono chiare, è sufficiente compilare correttamente la constatazione amichevole e inviare rapidamente la denuncia all’assicurazione. Tuttavia, in caso di incidenti più gravi, con feriti o, peggio ancora, vittime, la situazione si complica notevolmente.
Cosa fare, quindi, quando i danni sono ingenti, quando la controparte contesta la propria responsabilità o quando l’offerta assicurativa risulta inadeguata? In questi casi, è fondamentale agire tempestivamente e in modo corretto per tutelare i propri diritti.
Approfondiamo insieme le strategie da adottare in questi casi.
La responsabilità nei sinistri stradali
L’accertamento delle responsabilità in seguito a un incidente stradale è un aspetto cruciale per determinare l’entità del risarcimento spettante ai danneggiati. Il codice civile italiano, in particolare l’articolo 2054, introduce un principio fondamentale in materia: la presunzione di corresponsabilità dei conducenti coinvolti.
Secondo tale principio, in caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso in egual misura a provocare il sinistro. Questa presunzione opera a favore di una ripartizione paritaria della responsabilità, a meno che uno dei conducenti riesca a dimostrare che la colpa è attribuibile in tutto o in maggior misura all’altro.
L’importanza della raccolta delle prove
La presunzione di corresponsabilità in un incidente stradale può essere contestata solo mediante l’acquisizione di prove concrete che permettano di ricostruire con precisione la dinamica dell’evento e di attribuire le responsabilità in modo chiaro.
A questo scopo, è essenziale raccogliere ogni elemento utile, dai verbali redatti dalla polizia stradale ai dettagli sulle condizioni dei veicoli. I rapporti ufficiali degli agenti intervenuti sul luogo del sinistro, infatti, includono informazioni dettagliate che possono chiarire aspetti cruciali dell’evento, come la posizione dei veicoli e i danni riscontrati. Le testimonianze di chi ha assistito direttamente all’incidente possono risultare altrettanto preziose, offrendo un resoconto immediato e indipendente dell’accaduto. La documentazione visiva — come fotografie e video del luogo, delle condizioni dei mezzi e di eventuali tracce lasciate sull’asfalto — rappresenta un ulteriore supporto per comprendere lo svolgimento dei fatti. Infine, le relazioni tecniche redatte da esperti di infortunistica possono fornire una valutazione approfondita delle cause del sinistro e aiutare a stabilire il quadro delle responsabilità.
Raccogliere e organizzare questi elementi con l’assistenza di un avvocato esperto in sinistri stradali, come quelli dello Studio Legale Crivello, può fare la differenza nel garantire una corretta attribuzione delle colpe e un giusto risarcimento.
Il concorso di colpa: paritario ed effettivo
Quando più soggetti sono coinvolti in un incidente stradale, si verifica il fenomeno del concorso di colpa, che implica una condivisione delle responsabilità tra i conducenti. Questa situazione può manifestarsi in due forme principali: il concorso di colpa paritario e quello effettivo.
Nel caso di concorso di colpa paritario, si presume che le responsabilità siano equamente suddivise tra i conducenti coinvolti, a meno che non emergano prove contrarie. In questa circostanza, il risarcimento dei danni sarà ripartito in parti uguali. Al contrario, nel concorso di colpa effettivo, è possibile dimostrare che uno dei conducenti ha avuto un ruolo maggiore nel causare l’incidente; in tal caso, la responsabilità sarà ripartita in base al grado di colpa di ciascuno. Le implicazioni del concorso di colpa sono significative per quanto riguarda la determinazione dell’entità del risarcimento. Ad esempio, se due conducenti sono ritenuti responsabili in modo paritario per un incidente, ciascuna compagnia assicurativa risarcirà solo il 50% dei danni subiti dai rispettivi assicurati. È importante notare che la valutazione della responsabilità e la conseguente ripartizione dei danni richiedono un’analisi approfondita della dinamica dell’incidente, spesso condotta da periti o autorità competenti.
È quindi fondamentale comprendere le dinamiche del concorso di colpa e consultare un avvocato esperto in sinistri stradali per garantire una giusta valutazione delle responsabilità e ottenere un adeguato risarcimento.
La natura del risarcimento
Il risarcimento del danno ha lo scopo di ripristinare, per quanto possibile, la situazione preesistente all’evento dannoso. In altre parole, il danneggiato ha diritto ad essere reintegrato nella situazione economica e personale in cui si trovava prima dell’incidente.
I danni risarcibili a seguito di un sinistro stradale possono essere distinti in due categorie principali: danno patrimoniale e danno non patrimoniale.
Il danno patrimoniale è un danno suscettibile di valutazione economica. Si compone principalmente di due elementi: il lucro cessante e il danno emergente. Il lucro cessante rappresenta il mancato guadagno derivante dall’incapacità di produrre reddito a seguito dell’incidente. Il danno emergente, invece, si riferisce alla perdita effettiva e tangibile subita dal patrimonio, come ad esempio i costi necessari per le riparazioni dell’auto o per le spese mediche sostenute in conseguenza dell’evento dannoso.
A differenza del danno patrimoniale, il danno non patrimoniale risulta più complesso da quantificare e richiede l’accertamento del nesso causale. Il danno non patrimoniale più comune negli incidenti stradali è il danno biologico, che include sia le lesioni fisiche che quelle psicologiche riportate dal danneggiato. Altri danni non patrimoniali rilevanti in questo contesto comprendono il danno morale, che riguarda il turbamento e la sofferenza psicologica subiti a seguito di un evento traumatico o di una violazione dei diritti della persona, e il danno esistenziale, riferito alla compromissione di aspetti fondamentali della vita, tale da causare un impatto significativo nel benessere e nelle abitudini quotidiane.
Una tipologia di danno biologico molto ricorrente nei sinistri stradali, è il colpo di frusta, che solitamente deriva da tamponamenti e comporta dolori al collo, alla schiena e agli arti, oltre a sintomi come capogiri e formicolii. In ogni caso, la valutazione e il risarcimento dei danni non patrimoniali devono essere personalizzati in base alla situazione specifica di ciascun incidente. Ecco perché è consigliabile rivolgersi quanto prima a un avvocato esperto in sinistri stradali per ottenere il risarcimento adeguato.
Le tipologie di risarcimento danni da incidenti stradali
Per ottenere il risarcimento dei danni derivanti da incidenti stradali, la normativa italiana prevede due procedure distinte: l’indennizzo diretto e la procedura ordinaria.
Procedura di indennizzo diretto
L’indennizzo diretto è una modalità speciale introdotta dal Codice delle Assicurazioni Private “D.Lgs. 7 settembre 2005, n. 209” per semplificare e accelerare il processo di risarcimento. Questa procedura permette al danneggiato di richiedere il risarcimento direttamente alla propria compagnia assicurativa, a condizione che l’incidente coinvolga due veicoli a motore, entrambi immatricolati in “Italia, nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano”, e assicurati per la responsabilità civile auto. Inoltre, le lesioni riportate devono essere lievi, con un’invalidità permanente inferiore al 9%. In situazioni che non soddisfano questi criteri, si applica la procedura ordinaria.
Procedura Ordinaria
Quando non è possibile utilizzare l’indennizzo diretto, si ricorre alla procedura ordinaria. In questo caso, il danneggiato deve rivolgersi alla compagnia assicurativa del responsabile civile per ottenere il risarcimento. Dopo aver ricevuto la comunicazione del sinistro, le compagnie assicurative hanno tempi precisi per rispondere: 30 giorni per danni a veicoli o cose con modulo di constatazione amichevole firmato da entrambi i conducenti, 60 giorni se firmato da uno solo, e 90 giorni per sinistri con lesioni fisiche.
Se la compagnia assicurativa ritiene di non dover procedere con il risarcimento, deve fornire motivazioni in merito al diniego. In caso di offerta risarcitoria, il danneggiato può accettarla, ricevendo il pagamento entro 15 giorni, o rifiutarla, trattenendo comunque la somma offerta come acconto. Se il danneggiato ritiene che l’importo offerto sia insufficiente, può intraprendere un’azione legale, previa negoziazione assistita obbligatoria, come previsto dall'”art. 3, co. 1 D.L. n. 132/2014.” Questo processo richiede un tentativo di conciliazione tra le parti, assistite dai rispettivi avvocati, entro 30 giorni dall’invito. Se la conciliazione fallisce, il danneggiato può rivolgersi al giudice.
Come si calcola il risarcimento danni da incidente stradale
Il calcolo del risarcimento danni da incidente stradale è un processo complesso che richiede competenze specifiche. Un perito assicurativo, professionista qualificato e indipendente, si occupa di valutare l’entità del danno attraverso una perizia dettagliata. Sulla base di questa valutazione, la compagnia assicurativa formula un’offerta di risarcimento. Tuttavia, è fondamentale, in questa fase, farsi assistere da un avvocato esperto in materia di sinistri stradali. Un legale non solo potrà verificare attentamente la correttezza della perizia e dell’offerta, ma avrà anche la competenza per interpretare le normative vigenti e garantire che il risarcimento sia congruo rispetto ai danni subiti. Questo è particolarmente importante, poiché molte compagnie assicurative tendono a proporre offerte iniziali inferiori rispetto al reale valore del danno. In caso di disaccordo con la compagnia assicurativa, l’avvocato potrà assistere il cliente in tutte le fasi legali, che possono includere la negoziazione di un risarcimento più adeguato, la richiesta di una revisione della perizia o, se necessario, l’avvio di un’azione legale.
Incidente stradale: quando affidarsi a un legale?
La gestione di un sinistro stradale, dalla valutazione dei danni alla liquidazione del risarcimento, è affidata alle compagnie assicurative. Tuttavia, il conflitto di interessi tra chi valuta il danno e chi lo risarcisce può portare a complicazioni, soprattutto in caso di disaccordo sulla dinamica dell’incidente o sulla gravità delle lesioni. Per tutelare i propri diritti, affidarsi a un legale esperto è fondamentale.
Lo Studio Legale Crivello, si distingue per la sua specializzazione nel Diritto Civile, offrendo un’ampia gamma di servizi legali. Fondato nel 2003 dall’Avvocato Stefano Crivello, lo studio ha sempre perseguito l’obiettivo di garantire un servizio caratterizzato dalla rapidità e dalla trasparenza nel rapporto con i clienti. Questa filosofia ha permesso di instaurare relazioni di fiducia durature, fondamentali per affrontare con successo le questioni legali.
La nostra pluriennale esperienza nel risarcimento danni da infortuni stradali ci consente di garantire un’assistenza altamente qualificata e personalizzata. Dalla fase iniziale della consulenza fino alla conclusione del procedimento, il nostro team di avvocati, ti affiancherà per ottenere risarcimenti equi e tempestivi, sia attraverso negoziazioni dirette con le assicurazioni che, se necessario, in sede di contenzioso. La nostra esperienza ci consente di affrontare anche le situazioni più complesse, assicurandoti una rappresentanza legale di alto livello.
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