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Prelazione Ereditaria: Come Funziona e Quali Sono i Suoi Vantaggi

prelazione ereditaria

In Italia, le norme che fanno parte del cosiddetto diritto ereditario sono molteplici e regolano con precisione tutte le situazioni che si possono verificare nei vari casi specifici. In linea puramente generale, quando più individui ereditano lo stesso patrimonio, in un certo senso ognuno di essi diventa il proprietario di una porzione del patrimonio stesso. Tuttavia, in molti casi, uno dei coeredi desidera vendere la propria porzione ad un soggetto terzo e non facente parte dei familiari più prossimi del defunto: ciò è del tutto legittimo ma ad una condizione stabilita dalle legge, ossia l’obbligo di informare gli altri coeredi della possibilità di acquistare la porzione del patrimonio che il soggetto coinvolto vuole vendere. In ambito legale, questo particolare diritto prende il nome di prelazione ereditaria. Ma come funziona esattamente, come si esercita e che dire delle conseguenze del suo mancato rispetto? Analizziamo ciò ed altro in questo articolo!

Prelazione Ereditaria: Di Cosa si Tratta e le Sue Tipologie

Innanzitutto, è opportuno chiarire l’esatta definizione di prelazione ereditaria prima di gettarci a capofitto nella descrizione della sua applicazione. Per poter comprendere al meglio il concetto di prelazione ereditaria, è necessario fare un passo indietro e stabilire a cosa ci si riferisca quando si parla di diritto di prelazione: sostanzialmente, il titolare di questo particolare diritto gode di una posizione privilegiata rispetto ad altri nell’acquisto di un bene. Pertanto, da ciò si deduce che, a parità di offerte o condizioni, il soggetto venditore ha l’obbligo legale di concludere l’affare con l’individuo che è titolare del diritto di prelazione. Quanto appena descritto si applica nello stesso identico modo anche nella prelazione ereditaria, con l’unica differenza che il bene oggetto della vendita e della conseguente acquisizione è una porzione di patrimonio, mentre il soggetto titolare del diritto di prelazione è un suo coerede che deve necessariamente avere una possibilità in più rispetto agli altri di acquisire quella determinata quota ereditaria. Ovviamente, il fatto stesso di essere titolari del diritto di prelazione ereditaria non obbliga automaticamente il coerede ad acquistare la quota di patrimonio messa in vendita; tuttavia, se il venditore non coinvolge nelle trattative il coerede con diritto di prelazione, può incorrere in gravi conseguenze. Si precisa che esistono due tipologie di prelazione:

  • Volontaria, ossia quella contenuta in un contratto sottoscritto dalle parti;
  • Stabilita legalmente, ovvero tutelata da normative vigenti.

Qualora il diritto di prelazione sia di tipo volontario e nel caso in cui dovesse verificarsi un’inadempienza, il soggetto interessato potrebbe chiedere un risarcimento danni in sede civile al proprietario della quota di patrimonio in vendita; qualora il diritto sia stato stabilito legalmente, le conseguenze di un’eventuale violazione del diritto di prelazione implicherebbero la totale sostituzione dell’interessato al soggetto terzo rispettando le medesime condizioni. Molto spesso capita di confondere il diritto di prelazione con quello di opzione; è opportuno specificare, però, che quest’ultimo si riferisce alla possibilità di un soggetto di effettuare una proposta che si configura come irrevocabile per il venditore e per la conclusione dell’affare.

Prelazione Ereditaria: Come Funziona

Il funzionamento di base della prelazione ereditaria è regolamentato dall’articolo 732 del Codice Civile, il quale sancisce che il coerede che desidera vendere la propria quota di patrimonio o parte di essa ad un soggetto terzo ha l’obbligo di notificare la proposta agli altri coeredi aventi diritto di prelazione, indicandone il prezzo di vendita. Non solo, tale diritto deve necessariamente essere esercitato entro un lasso di tempo di 2 mesi dall’ultima notificazione inoltrata dal proprietario della quota patrimoniale messa in vendita. Nel funzionamento del diritto di prelazione ereditaria interviene anche il concetto di successione legittima, procedura che ha luogo quando il defunto non ha lasciato un testamento e, pertanto, le quote della sua eredità vengono determinate e assegnate ai sensi di quanto sancisce la legge. Tuttavia, dall’articolo 732 del Codice Civile risulta evidente come il diritto di prelazione ereditaria si possa applicare solo nel caso in cui ci sia una comunione ereditaria e possa interrompersi qualora venisse eseguita una divisione del patrimonio totale, procedura al di là della quale nessuno dei coeredi può godere del diritto di prelazione. Ai fini della prelazione, però, è totalmente indifferente che la comunione dei beni sia stata creata da una successione regolamentata da un testamento o dalla legge; l’importante è che i beni oggetto del patrimonio del defunto siano stati condivisi tra tutti i coeredi. Inoltre, la comunione del bene in questione deve derivare da una successione ereditaria e non, ad esempio, dalla comunione tra coniugi. Ma come avviene la notificazione agli altri coeredi eseguita del venditore di una quota del patrimonio ereditato? I titolari del diritto di prelazione devono essere informati mediante raccomandata AR o un messaggio mediante PEC (Posta Elettronica Certificata). Come sancito dal suddetto articolo del Codice Civile, gli interessati hanno un lasso di tempo massimo di 2 mesi per accettare la proposta che andrà poi formalizzata mediante un atto notarile per diventare i nuovi proprietari della quota; in caso di rifiuto, il proprietario è libero di vendere la quota patrimoniale o il bene ereditato a soggetti terzi.

Prelazione Ereditaria: Cosa Succede Quando non si Rispetta

Nel caso in cui un coerede venisse privato del diritto di acquistare la quota patrimoniale messa in vendita da un altro coerede nonostante goda della prelazione ereditaria, la legge gli riserva il diritto di riacquistare quella quota da chiunque l’abbia acquistata allo stesso prezzo stabilito e versato dall’acquirente terzo della quota. Tale possibilità prende il nome di retratto successorio, diritto esercitabile attraverso una dichiarazione scritta, senza alcuna necessità di ricevere il consenso del coerede che ha estromesso il soggetto leso dall’acquisizione della sua quota patrimoniale. Ad ogni modo, il retratto successorio può essere esercitato fintanto che l’eredità rimanga condivisa tra i coeredi; pertanto, nel caso in cui la comunione dovesse terminare, tale diritto non sarebbe più valido.

Prelazione Ereditaria: Alcune Situazioni Particolari

Finora abbiamo descritto come la prelazione ereditaria operi nei casi più comuni, ma cosa accade, ad esempio, quando la vendita di un bene o di una porzione della propria quota patrimoniale viene destinata ad un altro coerede coniugato legalmente? Qualora l’acquisto della quota di patrimonio determini lo scioglimento della stessa in comunione, il titolare non può esercitare il diritto di prelazione poiché l’insorgere di una situazione giuridica di contitolarità del bene tra i coniugi non può costituire un fattore di discriminazione in danno del coerede che abbia optato per il regime della comunione legale. La prelazione ereditaria è valida anche nel caso in cui vi sia una nuda proprietà come protagonista della cessione patrimoniale, dato che la normativa sancita dall’articolo 732 del Codice Civile si riferisce anche ad una parte della quota patrimoniale. Inoltre, il diritto di prelazione viene meno nel caso in cui la vendita sia stata vincolata ad un patto di riscatto, il cui esercizio fa decadere automaticamente la prelazione ereditaria. Non solo, qualora la vendita implichi una riserva di proprietà e dato che quest’ultima viene trasferita solamente dopo il pagamento dell’ultima rata, il diritto di prelazione opera solo dopo il versamento del saldo dell’ultima tranche. Infine, si precisa che anche la permuta può essere vincolata al diritto di prelazione. Dall’analisi della prelazione ereditaria che abbiamo effettuato finora risulta essere piuttosto evidente che le procedure burocratiche e legali da seguire e da conoscere siano molto complesse e non gestibili senza il consulto di un avvocato esperto.

Per questo, è sicuramente necessario ricorrere all’aiuto di un legale esperto in materia, come quelli presenti nello Studio Legale Crivello, disponibili per una consulenza in tutta Italia. Grazie all’esperienza ultraventennale, gli avvocati dello Studio Legale Crivello sono sicuramente la scelta professionale giusta nel caso si necessiti di una consulenza urgente per situazioni di successioni, eredità e recupero crediti. Affidarsi ad esperti del settore è senza dubbio una scelta opportuna per eseguire tutte le procedure burocratiche previste dalla legge senza incorrere in problematiche che potrebbero pregiudicare in modo irreversibile i tuoi diritti.

Insomma, la prelazione ereditaria rappresenta un istituto del diritto molto delicato e complesso che necessita, per la sua applicazione, dell’aiuto di un legale esperto. Conoscere il funzionamento di tale diritto, le sue applicazioni e le conseguenze nel caso in cui venga disatteso è fondamentale per gestire al meglio le situazioni legate alla successione, tema da sempre spinoso e pieno di imprevisti. Per qualsiasi domanda sulla prelazione ereditaria o per un parere legale non esitare a contattarci.