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Cos’è il testamento

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Dopo la morte di una persona, uno degli argomenti più delicati da affrontare è quello del testamento, cioè la dichiarazione scritta mediante la quale una persona stabilisce la sorte del suo patrimonio per il tempo in cui avrà cessato di vivere.

Si tratta fondamentalmente di un documento che ha lo scopo di ripartirne i beni o le proprietà del defunto nel rispetto delle sue volontà. Tuttavia, affinché il testamento possa avere un effettivo valore legale, è necessario allinearlo con quanto disposto dalla legislazione.

Testamento: cos’è e a cosa serve

A cosa serve, quali sono le tipologie che ad oggi esistono, come lo si redige e qual è il ruolo dei familiari della persona deceduta?

Innanzitutto, è opportuno partire dalla definizione di testamento data dall’articolo n.587 del Codice Civile, secondo la quale si tratta di un atto revocabile con il quale un individuo dispone di tutte le sostanze o parte di esse al momento in cui cesserà di vivere.

Il principio della revocabilità è l’espressione della libertà testamentaria che una persona possiede: il testatore, infatti, ha il diritto di redigere e modificare a proprio piacimento le disposizioni testamentarie fino all’ultimo istante della sua vita.

Il testamento è un documento strettamente personale e, per questo motivo, dovrà essere redatto direttamente dal testatore (e non da terze persone) che dovrà deciderne il contenuto, avendo la piena libertà di decidere cosa includere o escludere da tale atto in modo del tutto autonomo.

Questa totale libertà del testatore deve comunque rispettare le norme di legge in merito alla cosiddetta quota di legittima e, pertanto, il testatore non potrà escludere dal suo testamento quegli eredi che, secondo la legge, hanno sempre e comunque diritto ad una quota del patrimonio lasciato dal defunto, indipendentemente da quanto dichiarato da quest’ultimo nel testamento.

Esistono tre tipologie di testamento, ognuna delle quali si differenzia dalle altre per delle caratteristiche specifiche che riguardano principalmente il modo in cui viene redatto o la sua validità. Esaminiamole più da vicino!

Testamento: le tipologie esistenti

Come detto, le tipologie di testamento esistenti sono 3 e le differenze che intercorrono tra esse sono correlate in primo luogo alla forma che assumono, dato che l’effetto è il medesimo.

La prima tipologia è il testamento pubblico, documento che viene redatto alla presenza di un notaio e di 2 testimoni, esperto che ha il compito di redigere il documento basato sulla volontà che il testatore gli comunica.

Oltre al testamento pubblico, abbiamo poi il testamento olografo: come indica il termine stesso, si tratta di un documento che viene scritto direttamente dal testatore su un foglio qualsiasi e che ha valore purché venga datato, firmato e redatto a mano.

Infine, il testamento segreto, atto che il testatore consegna al notaio alla presenza di due testimoni il cui contenuto, a differenza delle altre tipologie, rimane totalmente segreto. In questo caso, infatti, i compiti del notaio si limitano esclusivamente alla conservazione e al sigillo del documento, a meno che quest’ultima operazione non sia stata già fatta dal testatore stesso.

Oltre a queste tre tipologie di testamento, esistono in realtà anche delle forme speciali, ossia documenti che non hanno l’impellente necessità di rispettare le formalità o l’iter previsto. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, tali eccezioni sono valide in seguito a particolari condizioni, come una malattia grave, un infortunio, un ambiente insolito come un mezzo di trasporto o il cosiddetto testamento militare. Insomma, queste ed altre tipologie di testamento speciale hanno una validità limitata e vengono utilizzate solamente in condizioni del tutto straordinarie. Dopo aver chiarito cosa sia effettivamente un testamento, a cosa serva e le tipologie esistenti, analizziamo altre informazioni molto utili legate alla redazione di tale documento, ai costi e alla vera importanza che questo atto assume.

Testamento: procedura di redazione e costi

Prima di recarsi ad un avvocato esperto in testamenti per la stesura e la conseguente sottoscrizione dell’atto, è fondamentale effettuare una sorta di fase di preparazione che ha l’obiettivo di recuperare tutte le informazioni cruciali per poter redigere il documento in modo corretto e senza rischi di invalidità. Il testatore, infatti, ha l’onere di comunicare e mettere per iscritto i nomi e gli indirizzi di tutte le persone, proprietà, organizzazioni, società o altri enti che saranno parte della ripartizione del suo patrimonio al momento della sua morte.

Oltre a ciò, è necessario che il testatore predisponga anche un elenco di tutte le proprietà e beni che possiede con il relativo valore senza eccezioni, comprendendo anche eventuali debiti non saldati. Un ruolo molto importante nella predisposizione e stesura del testamento lo gioca l’esecutore testamentario, una persona di fiducia che ha lo scopo di controllare e verificare che il patrimonio del defunto venga ripartito secondo quelle che sono le volontà di quest’ultimo, senza alcun cambio inaspettato.

Ovviamente, l’esecutore testamentario potrà essere anche uno degli eredi o dei beneficiari del testamento; tuttavia, secondo la legge, non è previsto un compenso speciale per tale figura e, inoltre, è saggio affidare questo importante ruolo ad almeno due persone alle quali ci si affida pienamente.

Che dire dei costi che tutta questa procedura potrebbe prevedere? Le spese totali dipendono strettamente dalla tipologia di testamento redatto e dal valore dei patrimonio: ad esempio, per quello olografo non sono previsti dei costi, anche se si consiglia di farsi assistere da un professionista, mentre le altre forme implicano l’intervento di un notaio, al quale andrà corrisposto un onorario che difficilmente è inferiore a 1.500 Euro.

La vera importanza del testamento

Fare testamento è senza dubbio un’operazione estremamente importante per il testatore, dato che si tratta di un documento avente valore legale e che permette all’individuo che lo redige di far rispettare le proprie volontà in merito alla ripartizione dei suoi beni nel momento in cui la sua vita terminerà.

Inoltre, è importante sottolineare come tale atto sia uno strumento rapido, economico, pratico e assolutamente semplice da redigere che fornisce al testatore la libertà di revocarlo o di modificarlo a proprio piacimento come e quando lo ritiene opportuno.

Ad ogni modo, è bene rammentare che si tratta di un documento molto importante e, come tale, dovrebbe essere redatto solo dopo aver acquisito tutte le informazioni legali che lo riguardano.

Pertanto, affidarsi ad una consulenza di un legale esperto in successione ed eredità, come l’avvocato Stefano Crivello, è senza dubbio una mossa vincente che consentirà al testatore di redigere correttamente il proprio testamento scongiurando spiacevoli imprevisti o incongruenze, al fine di far rispettare pienamente le proprie volontà.